Per ottenere il permesso di soggiorno comunitario, lo straniero deve conseguire un certificato di livello A2. Di norma ci si sottopone a un test a cura della Prefettura di riferimento, oppure a un esame di certificazione organizzato da enti certificatori riconosciuti dal Ministero dell’Interno (Università per Stranieri di Perugia, Università per Stranieri di Siena, Università degli studi Roma Tre e Società Dante Alighieri). Tuttavia, lo studente può presentare anche un certificato che attesti di aver frequentato un corso di lingua italiana presso i Centri Provinciali per l’Istruzione degli Adulti (CPIA), abilitati al riconoscimento dell’attestato della lingua italiana non inferiore al livello A2 del Quadro comune di riferimento europeo per la conoscenza delle lingue, approvato dal Consiglio d’Europa.
Per quanto riguarda la cittadinanza,invece, gli stranieri che intendono farne richiesta devono certificare un livello di conoscenza della lingua italiana di livello B1, detto anche “livello di soglia”.
Per dimostrare tale conoscenza, all’atto della presentazione dell’istanza, i richiedenti sono tenuti ad attestare il possesso o di una certificazione rilasciata dagli enti certificatori riconosciuti dal Ministero di cui sopra, o il possesso di un titolo di studio rilasciato da un istituto di istruzione pubblico o paritario in Italia o all’estero riconosciuto dal Ministero dell’Istruzione e dal Ministero degli affari esteri.
Dunque il livello B1 corrisponde a qualsiasi titolo di studio previsto dall’ordinamento scolastico italiano a partire dalla licenza elementare. Il sito www.prefettura.it lo specifica con la FAQ n. 15 del 13 maggio 2019, di cui riportiamo per comodità il testo integrale:
“A quale titolo di studio corrisponde il livello B1?”
“A ogni titolo di studio previsto dall’ordinamento, a partire dalla licenza elementare”.
Da tutto questo si può facilmente dedurre come il ruolo dei CPIA sia determinante per l’acquisizione di titoli di studio che consentano allo straniero di richiedere il permesso di soggiorno e/o la cittadinanza italiana.
Per un’analisi più attenta si rimanda al bellissimo articolo che trovate alla pagina https://www.ditals.com/permesso-di-soggiorno-cittadinanza-a2-b1/, di cui questo breve inserto è debitore.