I corsisti del CPIA di Messina alla prima giornata FAI di primavera – A cura della prof.ssa Cristina Cucinotta

FAI: FAtevi Innamorare

Si è svolta lo scorso venerdì 24 marzo la prima delle tre giornate FAI di primavera destinate ad accogliere gli studenti delle scuole. Esclusiva la location: la “Spianata dei Greci” del Museo Regionale di Messina. Tra i vari ospiti di questa meravigliosa giornata anche una componente degli studenti del nostro C.P.I.A accompagnati dalle docenti Enia Pilato e Cristina Cucinotta (già volontaria della delegazione FAI di Messina). I nostri alunni sono stati condotti dagli Apprendisti Ciceroni (giovani appositamente preparati dai volontari FAI e dai loro docenti per godere delle bellezze del nostro Paese sul territorio) del Liceo Classico “Maurolico”, alla scoperta dei resti di uno dei più preziosi patrimoni artistici della nostra città, dopo il terremoto del 1908. I ragazzi hanno illustrato ai nostri studenti, anche attraverso l’utilizzo della lingua inglese, una serie infinita di dettagli e curiosità sulla parte esterna del Mu.Me. Un’infinità di frammenti scultorei e architettonici allestiti sullo sfondo di meravigliosi simboli paesaggistici che caratterizzano la nostra città: lo Stretto con la sua Falce da un lato, i Monti Peloritani dall’altro. Numerosi i momenti di riflessione che hanno caratterizzato questa giornata festosa capitanata dall’instancabile e sempre propositivo Presidente della Delegazione FAI della città di Messina, Nico Pandolfino.

La mission della sua squadra: restituire parola ed identità ad una collezione di opere finora silenti. Un viaggio nello spazio e nel tempo per consentire un’esperienza identitaria e conoscitiva importante. Soprattutto a chi, come i nostri studenti, abita questi luoghi solo da poco tempo. E infine, come riportato dalla Delegazione FAI di Messina poco prima dell’inizio di questa meravigliosa avventura: “Un frammento di monumento che non esiste più può essere considerato fra gli elementi che radicano le persone ad una città, la cui trama complessiva è stata spezzata dagli eventi in piccoli racconti? Il museo può far dialogare ciò che c’è e ciò che non c’è più ma che ancora determina il presente? E noi cittadini nella comprensione di questa ‘macchina pigra’ (Umberto Eco) -museo o città – siamo soggetti attivi o passivi fruitori?”. Abbiamo già trovato delle risposte importanti a questi interrogativi e non vediamo l’ora di vivere la prossima esperienza che ci regalerà il Fondo per l’Ambiente Italiano!

Cristina Cucinotta

docente CPIA p.e. Catalfamo Messina